sabato 24 settembre 2022

Il progetto di ricerca


 S.O.S. Catania

Soluzioni Occasionali per Senzatetto a Catania


Nel mondo, secondo il Global Monitoring Report della Banca Mondiale, nel 2015 sarebbero stati 702 milioni gli individui che hanno vissuto con meno di $1,90 al giorno. 

Secondo le Nazioni Unite invece sono oltre 100 milioni i senzatetto nel mondo, dei quali 532.000 solo in USA, 337.000 in Germania, 141.500 in Francia e 50.724 in Italia (dati 2014) (IlSole24Ore, 2020)

Le difficoltà di chi vive senza fissa dimora dovrebbero essere risolte dalla politica in collaborazione con le scienze sociali. Ai senzatetto dovrebbe infatti essere assicurato un riparo sicuro nel quale dormire, assistenza sanitaria, percorsi che li portino a un reinserimento sociale e lavorativo. Tuttavia non sempre le città riescono a fornire soluzioni adeguate al problema.

A Los Angeles, ad esempio, nel 2017, sono stati 55.188 i senzatetto, ma di questi solo il 25% ha trovato dimora in un centro di accoglienza.

Se dunque ancora tanti vivono per strada, un modesto contributo alla causa può anche essere offerto dalla disciplina urbanistica.

Gli spazi urbani possono infatti divenire dei luoghi capaci di sopperire alle primarie esigenze di chi viva senza fissa dimora.

Pur consci che soluzione ideale per aiutare chi viva per strada è fornire loro servizi, un lavoro e un alloggio nel quale vivere, il progetto S.O.S. (Soluzioni Occasionali per Senzatetto) aspira a creare spazi pubblici che quantomeno possano soddisfare i principali bisogni di chi viva senza fissa dimora.

Lo spazio urbano diviene estensione della sfera privata, costituita dalle proprie abitazioni, e dunque permette di svolgervi le principali attività del vivere umano (riposarsi, nutrirsi, dissetarsi, socializzare, espletare i propri bisogni fisiologici, etc.).

Le aree urbane possono dunque fornire temporaneamente dei servizi ai senzatetto, ed essere modellati per favorirne l’accoglienza nelle ore notturne. 

Il progetto S.O.S., Soluzioni Occasionali per Senzatetto, nasce seguendo tale principio. Esso è stato ideato dall' Arch. PhD Gaetano G. D. Manuele e viene contestualizzato nella città di Catania, dove, secondo il rapporto Caritas sulla povertà nel 2018, sarebbero stati oltre 4.500 gli assistiti nelle strutture Caritas.

Il progetto di ricerca freelance, ha visto la creazione della cosiddetta “mappa dei bisogni” che geolocalizza, in una vasta area del territorio urbana catanese, i servizi e le dotazioni esistenti che soddisfano i principali bisogni del vivere umano (riposarsi, dissetarsi, mangiare, curarsi, etc.).

S.O.S. indica inoltre una serie di strategie e soluzioni urbane attraverso le quali migliorare la qualità della vita dei clochard a Catania, favorendone il loro inserimento nella comunità locale.

Per ogni spazio pubblico si individuano servizi e dotazioni che possano renderlo un luogo utile a chi viva senza fissa dimora, ma che possano migliorare la vita dell’intera comunità locale.

Nel suo sviluppo il progetto ha previsto la realizzazione di un workshop di progettazione dal  titolo “S.O.S. Catania, Soluzioni Occasionali per Senzatetto a Catania: il  workshop” che è stato promosso da: Pon Metro Catania; Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università degli Studi di Catania; Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania; Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania; Fondazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania; Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania.

Al workshop inoltre ha collaborato la community “Città Accessibili a Tutti” dell’ Istituto Nazionale di Urbanistica INU, ed esso è stato patrocinato dal comune di Catania, dal Centro Nazionale di Studi Urbanistici (CEnSU), dall’ Istituto Nazionale di Urbanistica INU e dall’ Istituto Nazionale di Urbanistica INU, sezione SICILIA.


A Mario Manuele (1948-2018)

 

venerdì 23 settembre 2022

La mappa dei Bisogni

 

La mappa dei Bisogni


Una città che aspiri ad essere sostenibile deve dare la possibilità ad ogni individuo di poter soddisfare i propri principali bisogni nella sfera pubblica, Dunque ogni spazio pubblico dovrebbe permettere di potersi alimentare, dissetare, riposare, socializzare, svagare, etc.

Se è importante tuttavia progettare aree pubbliche che permettano di svolgervi le principali attività del vivere umano, è altrettanto fondamentale che la presenza di tali servizi e dotazioni sia facilmente rilevabile.

Un individuo che abbia bisogno di dissetarsi, ad esempio, deve sapere quale sia il luogo più vicino nel quale trovare una fontanella pubblica.

La Mappa dei bisogni della città di Catania nasce con quest’obiettivo, ovvero fornire info a chiunque – ma soprattutto ai soggetti indigenti – sui luoghi nei quali poter soddisfare i propri principali bisogni.

Essa riporta infatti, per un’ampia area del capoluogo etneo, i luoghi pubblici nei quali si possono appagare bisogni come riposarsi, dissetarsi, muoversi, andare in bagno, comunicare, curarsi, svagarsi e mangiare.

Per ogni bisogno la mappa – in maniera puntuale – riporta geolocalizzati le dotazioni urbane ed i servizi che lo possono soddisfare.

Sono state pertanto create nella mappa delle categorie che si rifanno ad un particolare bisogno. Ad ognuna di esse è stato assegnato un colore differente per aiutare nella consultazione della mappa.

Nel dettaglio nella mappa sono presenti le seguenti categorie che indicano uno specifico bisogno da appagare:

Dissetarsi

In essa sono state individuate le fontane pubbliche e le cosiddette case dell’acqua  (distributori che somministrano acqua microfiltrata o gassata previo il pagamento di piccole somme di denaro).

Curarsi   

In essa sono stati geolocalizzati i servizi per la tutela e protezione dell’individuo (tribunali, sedi forze dell’ordine, etc.), le strutture sanitarie del territorio (ospedali, guardie mediche, sedi ASL, consultori) e le farmacie.

Riposarsi

Nella categoria sono state geolocalizzate le panchine e le pensiline del trasporto pubblico dotate di sedute. 

Nutrirsi

In essa sono stati individuati i tavoli pubblici nei quali è possibile consumare più comodamente un pasto e le mense dei poveri

Comunicare

In essa sono stati evidenziati i telefoni pubblici, le buche delle lettere, gli uffici postali, gli infopoint ed i ticket point nei quali è possibile avere info generali sulla città.

Muoversi

In essa sono stati geolocalizzati le sedi e le fermate dei principali servizi del trasporto pubblico (aeroporto, porti, stazioni ferroviarie e metropolitane, biglietterie, etc.), i siti dei servizi di noleggio bici e l’ubicazione delle rastrelliere pubbliche in cui poter depositare in sicurezza la propria bicicletta.

Divertirsi

In essa sono state evidenziate le aree gioco per bambini, le aree con attrezzature sportive di libero utilizzo, le zone dog per poter giocare in libertà col proprio cane e le librerie pubbliche all’aperto.

Andare in bagno

In essa sono stati individuati i bagni pubblici ed i dispositivi per il rilascio delle fototessere (queste essendo dotate di specchi, facilitano operazioni di igiene e cura personale del viso a chi vi si specchi).

La mappa attualmente è fornita solo in formato digitale, tuttavia capendo che soprattutto chi viva senza fissa dimora, possa avere delle difficoltà a consultarla, la speranza è che possa essere realizzata anche in formato cartaceo e inserita in appositi pannelli o totem multimediali nei principali luoghi della città.

 

LA MAPPA DEI BISOGNI DI CATANIA